Novità per imprese individuali e amministratori di società di capitali: spa, srl e cooperative e società di persone: snc e sas dal 2025

Da dove nasce l’obbligo di pec e da quando è in vigore?

In base a quanto riportato nel comma 860 dell’art. 1 della Legge di Bilancio 2025, l’obbligo di PEC per gli amministratori di società è in vigore dal primo gennaio per le società che si costituiscono dopo tale data.

Il suddetto intervento normativo va a modificare il comma 1 dell’art. 5 del D.Lgs 179/2012, che fino a fine anno obbligava le imprese individuali a dotarsi del domicilio digitale esattamente come già era obbligo delle società, ex DL 185/2008 art. 16 comma 6 (che recita “Le imprese costituite in forma societaria sono tenute a indicare il proprio domicilio digitale…”)

Perché l’obbligo di PEC per gli amministratori?

L’obiettivo principale di questa normativa è garantire una comunicazione ufficiale, sicura e tracciabile tra le imprese e gli enti pubblici.

Inoltre, essa contribuisce a rafforzare la digitalizzazione del sistema imprenditoriale italiano, riducendo la dipendenza dalla documentazione cartacea e semplificando i procedimenti amministrativi.

A chi si rivolge il nuovo obbligo? Esclusi?

L’obbligo di avere una PEC riguarda tutti gli amministratori  di società di capitale  o consiglieri, indipendentemente dalla forma giuridica.

Ed inoltre gli amministratori di società di persone dovranno dotarsi di un indirizzo di posta elettronica certificata personale, nonché gli amministratori di reti con personalità giuridica, e gli amministratori di società semplice che esercitano attività agricola.

Risultano esclusi dall’obbligo gli amministratori di:

  • Società semplici, salvo quelle che esercitano attività agricola;
  • Società di mutuo soccorso;
  • Consorzi e società consortili;
  • Reti di impresa senza personalità giuridica cosiddette “reti oggetto”

Come adeguarsi alla nuova normativa

Il processo per mettersi in regola con l’obbligo di PEC varia a seconda della situazione:

  • Per nuove nomine o rinnovi degli amministratori, la Camera di Commercio richiede già l’indirizzo PEC al momento dell’iscrizione o del rinnovo della carica.
  • Per gli amministratori già in carica, l’obbligo di comunicazione della PEC dovrà essere adempiuto entro il 30 giugno 2025.

Da quando si applica l’obbligo? Scadenza?

L’obbligo di comunicare la propria PEC decorre dal 1° gennaio 2025. Per le ditte e società già iscritte presso la cciaa è il 30 giugno 2025.

A partire da questa data, gli amministratori dovranno assicurarsi di avere un indirizzo di Posta Elettronica Certificata personale e comunicarlo agli enti preposti.

L’indirizzo PEC deve essere personale?

Sì, e non è possibile utilizzare la PEC della società per adempiere all’obbligo.

Ogni amministratore dovrà disporre di un proprio indirizzo di domicilio digitale, distinto da quello aziendale.

Cosa succede in caso di inadempienza?

Ad oggi, la normativa non prevede sanzioni specifiche per il mancato rispetto dell’obbligo, ma anche “solo” la sospensione della pratica.

Restano dubbi sulla possibile applicazione analogica delle sanzioni previste per le società, che possono variare tra 206 e 2.064 euro. Ulteriori disposizioni attuative potrebbero chiarire eventuali sanzioni e altre implicazioni pratiche.

Riferimenti normativi

Per approfondire la normativa relativa all’obbligo di PEC per gli amministratori di società, ecco i riferimenti legislativi principali:

  • 1 comma 860 della Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024)
  • 5 comma 1 del D.L. n. 179/2012
  • 1 comma 1, lett. n-ter del D.Lgs. n. 82/2005

Adeguati subito per evitare problemi

L’obbligo di PEC per gli amministratori di società rappresenta un passo avanti nella digitalizzazione del sistema imprenditoriale italiano. Dotarsi tempestivamente di un  indirizzo di Posta Elettronica Certificata personale permette di evitare intoppi burocratici e di garantire una comunicazione fluida e tracciabile con la Pubblica Amministrazione.